Lancia Prisma 1.6 i.e.


Questa Prisma 1.6 i.e., telaio 280368, è l’auto che ha fatto nascere la mia passione per le Lancia: ci sono praticamente cresciuto dentro, e guidandola ho percorso, in 6 anni, circa 70.000 km. Dopo 165.000 km e 20 anni di fedele servizio, ora si gode la meritata pensione, partecipando ai raduni e concedendosi qualche uscita ogni 10-15 giorni (ma solo se non piove…).
La dotazione di accessori, unita all’ottimo motore, ne fa – per l’epoca in cui nasce – una piccola ammiraglia: ha infatti servosterzo, vetri elettrici, tetto apribile, cui si aggiunse il sedile posteriore ribaltabile e sdoppiato. Nel 2002 ha ricevuto anche la radio, i suoi bei cerchi in lega, rigorosamente originali Lancia, e l’utile specchio destro.
Gli interni, plastiche e tessuti, hanno dato prova di buona qualità: solo la cappelliera era difettosa ed è stata sostituita nel 2004 con una di recupero; la maniglia di appiglio del passeggero posteriore sinistro, pure sostituita, si era rotta nel 1999. Sul sedile posteriore c’è un breve tratto scucito. Normale usura invece per il sedile lato guida.
Qualche punto di ruggine interessa la carrozzeria, ma non è nulla di grave né di irreparabile.
Pochi i problemi meccanici: il più impegnativo ha riguardato il cambio, aperto e revisionato nel 2003. Altre parti meccaniche sono state via via
sostituite: frizione nel 2002, pompa acqua nel 2003, ammortizzatori anteriori nel 2005. Il resto è stato solo ordinaria manutenzione, e tanti, tanti km fatti comodamente e con prestazioni più che soddisfacenti; a ragione il bialbero 1.6ie (della celebre famiglia dei “Lampredi”) è ritenuto la punta di diamante delle versioni Prisma a trazione anteriore. Grazie ai suoi 108 cv dimostra una brillantezza quasi sportiva, celata dalla consueta discrezione di un’elegante, classica, e ormai anche storica, berlina Lancia.